Pino Bruno riconfermato Presidente di Federsolidarietà Confcooperative Basilicata

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Pino Bruno è stato riconfermato Presidente di Federsolidarieta’ Confcooperative Basilicata. L’assemblea si è riunita ieri, 11 aprile, a Rifreddo (PZ) dove una sala gremita di cooperatori sociali ha rinnovato per un altro quadriennio la fiducia a Bruno, dopo un dibattito sentito, attento e di grande slancio. “E’ il momento di rimotivare le passioni, orientare le strategie, e coordinare le azioni” e’ quanto con spinta emotiva ha dichiarato ieri il presidente Pino Bruno. “La Regione Basilicata –ha aggiunto il Presidente della giunta regionale, Marcello Pittella- deve continuare ad investire in welfare, perché è un investimento indispensabile per le nostre comunità. Siamo in un momento nel quale la programmazione comunitaria 2014/2020 diventa una grande opportunità, e dobbiamo condividere e concertare insieme partendo dai bisogni espressi dalla nostra regione che rappresenta di fatto una città diffusa”. In Basilicata le cooperative sociali sono 114, rappresentano uno zoccolo determinante dell’organizzazione regionale con oltre 1300 persone occupate stabilmente, 69% donne, 66% giovani. Un fatturato che sfiora i 50 milioni di euro e dall’anno in corso, il processo di unificazione nell’Alleanza delle Cooperative Italiane porta le cooperative sociali a rappresentarne 157. “Un’assemblea di grandi emozioni”, come ha dichiarato il Presidente Bruno: “Noi siamo estrattori del petrolio della Basilicata, siamo estrattori di valori, passioni, talenti, persone che lavorano quotidianamente per assistere le nostre persone anziane, disabili, i ragazzi i nostri bambini, futuro della regione”. “Oltre 8000 persone –ha concluso- incontrano quotidianamente lo sguardo, l’aiuto, l’assistenza, delle nostre educatrici, dei nostri assistenti. Le imprese cooperative sociali hanno inoltre grandi potenzialità in ambiti nuovi quali la cultura, il turismo sociale, l’agricoltura sociale e l’economia verde. Ambiti che possono, insieme ai servizi territoriali, portare immediato sviluppo, ma soprattutto occupazione giovanile e femminile”.

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