Dopo numerose segnalazione pervenute in redazione sull’annoso fenomeno della morte di palme ornamentali, causata dal punteruolo rosso, ci siamo interessati in prima persona del problema. Abbiamo contattato e intervistato un libero professionista, l’agronomo Domenico Laviola di Pisticci, che già da qualche anno si occupa della prevenzione e della cura di esemplari di palme infestate. Laviola si era interessato al problema elaborando una tesi di laurea sperimentale dal titolo “Il punteruolo rosso della palma (Rhynchophorus ferrugineus)” sullo studio della biologia di questo dannoso insetto.
Cos’è il punteruolo rosso e quali piante attacca?
Rhynchophorus ferrugineus è un insetto appartenente all’ordine dei coleotteri ed è un parassita chiave delle palme in special modo della phoenix canariensis. Il vero problema è che attacca le piante dall’interno, proprio per tale motivo è difficile da controllare. Ha uno stadio giovanile larvale che successivamente va incontro ad una metamorfosi che dà origine all’insetto nello stadio adulto. La particolarità di questa infestazione è la mancata possibilità di effettuare interventi curativi quando si presentano dei sintomi macroscopicamente palesi. Perciò quando è evidente l’abbassamento delle foglie basali, il punteruolo ha già interessato parte del fusto della palma. E’ un insetto che divora le palme causandone la morte.
Qual è stata l’evoluzione del fenomeno in Italia?
L’insetto è approdato per la prima volta in italia nel 2004 a causa di una partita di palme infette provenienti dall’Egitto ed importate da un vivaista di Pistoia. Da qual momento in poi l’insetto è riuscito a diffondersi a macchia di leopardo in tutte le regioni d’Italia, causando ingenti danni economici e la morte di decine di migliaia di esemplari.
E nel metapontino?
Nella fascia costiera del metapontino il fenomeno è insorto da pochi anni, evidenziando le tragiche sorti dei soggetti arborei attaccati. Numerosi focoloai sono stati ormai avvistati ed accertati dagli agronomi del servizio fitosanitario della Regione Basilicata, personale atto ad effettuare attività di controllo e a ordinare gli abbattimenti. A Pisticci, pur vivendo momentaneamente una situazione meno preoccupante rispetto ai comuni di Policoro, Nova siri, Scanzano Jonico e Bernalda, l’attività del cosiddetto killer delle palme sta evolvendo creando numerosi danni sia ai soggetti arborei di proprietà privata sia ai soggetti di proprietà comunale. Nel comune si evidenzia un gradiente di attacchi che parte da Pisticci centro, in modo meno accentuato, e va via via aumentando fino alla costa.
Si può debellare il punteruolo rosso?
No. Si può controllarne l’evoluzione, adottando efficaci pratiche di prevenzioni e cura.
Quali sono le misure da adottare per combattere l’infestazione del punteruolo rosso?
Arginare l’infestazione del punteruolo rosso è difficile. Occorre che ci sia una maggiore sensibilizzazione sul problema da parte dei privati cittadini e delle amministrazioni comunali, al fine di condurre una lotta per contenere il fenomeno. Quindi è dovere da parte di tutti prendere misure cautelative, predisporre attività di monitoraggio e controllo, effettuare attività di terapia, e nella peggiore delle ipotesi provvedere alla distruzione del materiale infetto nel più breve tempo possibile dopo aver accertato la morte dei soggetti arborei o dei soggetti irreversibilmente compromessi.
Quali sono i metodi di prevenzione e cura?
La regola numero 1 è evitare di effettuare potature nel periodo primaverile-estivo su soggetti sani poichè le ferite di taglio attraggono fortemente gli insetti. Effettuare un costante monitoraggio sulla presenza dell’insetto, prestando attenzione all’asimmetria della chioma. In caso di accertato attacco, occorre effettuare cure endoterapiche al fine di stroncare velocemente l’attacco in corso all’interno del fusto, evitando allo stesso tempo di diffondere prodotti fitosanitari nocivi per l’ambiente. E’ categoricamente sconsigliato l’intervento “fai da te” e l’utilizzo di prodotti fitosanitari per usi non consentiti, in quanto si può incorrere in fenomeni di fitotossicità per la pianta e intossicazione per l’operatore.
Quali sono le misure adottate dall’amministrazione del comune di pisticci?
Al momento mi risulta che l’amministrazione del Comune di Pisticci non abbia ancora preso dei provvedimenti in tal senso. Sarebbe opportuno che si prendessero urgenti misure per scongiurare una maggiore proliferazione dell’insetto, visto che numerosi esemplari nel comune sono stati già attaccati e parte di questi ormai irreversibilmente compromessi. Va ricordato che il punteruolo rosso delle palme è un insetto “a lotta obbligatoria” regolata dal D.M. di “Lotta obbligatoria al punteruolo rosso” del 7 febbraio 2011, che impone la distruzione e lo smaltimento degli esemplari già morti, pena il pagamento di sanzione pecuniaria regolate dall’articolo 54 del decreto legislativo numero 214 del 2005.
Quali crede possano essere gli scenari futuri?
Il paesaggio cambierà radicalmente. Questo accadrà maggiormente nelle aree più interessate dalla presenza di Phoenix canariensis, sulle quali non si è provveduto ad effettuare degli interventi di contenimento dell’infestazione da punteruolo rosso. Auspico che sia i privati che le amministrazioni pubbliche intervengano nell’immediato, anche in ragione dell’obbligo di smaltimento degli esemplari morti, il cui costo mediamente si aggira intorno agli 800 euro. Mi viene spontaneo fare un appello a tutti coloro che si apprestano ad abbellire le nostre città con essenze arboree, ricordando loro di avere una maggiore attenzione nella scelta delle specie vegetali da utilizzare, prediligendo le piante autoctone e arginando il fenomeno dell’esterofilia, accentuato negli ultimi decenni. Inoltre, nel suo areale d’origine, il punteruolo rosso vive in antagonismo con diversi suoi “nemici naturali” che ne frenano/controllano una pericolosa proliferazione. In Italia, purtroppo, il punteruolo rosso non ha nemici naturali, ecco perchè risulta un’emergenza.
In conclusione, una riflessione sorge spontanea: quando finiranno le palme il punteruolo cosa farà? Si adatterà attaccando altre specie? Si estinguerà? Allo stato attuale non possiamo saperlo.
Per chiunque volesse contattare l’agronomo Domenico Laviola può farlo ai seguenti recapiti:
Telefono: 333 9747876
Email: lavioladomenico@agronomimatera.com