Continuano le scelte del governo regionale sulla pelle dei dializzati e dei trapiantati. Dopo il brutto pasticcio messo in atto con una scellerata rimodulazione dei contributi, parzialmente risolto grazie alla pressione del M5S Basilicata (presentata una Proposta di Legge ed approvato un emendamento alla Legge di Stabilità 2016), l’Associazione Nazionale Emodializzati (ANED) denuncia ulteriori criticità, questa volta sulla autorizzazione concessa a due centri dialisi privati nel giro di 20 Km.
L’ ASM ha già sottoscritto un contratto di appalto per la costruzione e gestione per 9 anni di un centro dialisi privato a Tinchi per circa 8 milioni di euro e, assieme alla Regione Basilicata, ha già espresso parere favorevole alla richiesta di un’altra società privata, per la realizzazione di un altro centro dialisi nel Comune di Policoro che dista a meno di 20 km da Tinchi.
L’ANED ha già più volte richiesto alla Regione Basilicata (attraverso petizioni, lettere e interventi ripresi dalla stampa ed in tempi antecedenti alla decisione della Giunta regionale di affidare ai privati la costruzione del Centro Dialisi a Tinchi) la realizzazione di un centro dialisi completamente pubblico a Policoro (Matera) in grado di assicurare “tutte le esigenze dei cittadini malati di rene”, dializzati e trapiantati; come l’ANED rileva “l’insufficienza renale cronica, anche iniziale, è un importante fattore di rischio cardiovascolare”. Si tratta di patologie gravi e croniche che richiedono l’intervento di diverse cure specialistiche mediche e chirurgiche, e la presenza di strutture complesse, quali la rianimazione e l’unità di terapia intensiva che solo l’ospedale di Policoro, sede di Pronto Soccorso Attivo, potrebbe soddisfare nella zona del metapontino.
Condividiamo totalmente le considerazioni e le evidenze dell’ANED e non riteniamo assolutamente tollerabile che i diritti dei malati vengano subordinati alla logica del profitto. Vogliamo conoscere quali sono le motivazioni alla base di questa decisione della Giunta regionale e soprattutto quali azioni urgenti la Giunta Regionale intenda porre in essere, a partire dal Metapontino e dalla Collina Materana, per garantire a tutti i cittadini lucani affetti da insufficienza renale acuta e cronica, dializzati e trapiantati, le migliori terapie dialitiche in ospedali pubblici che garantiscano la sicurezza delle prestazioni erogate, accanto alla cura delle complicanze e delle emergenze.
Infine ci aspettiamo che venga approvata la nostra mozione in discussione nella prossima seduta di consiglio regionale, documento che, ancora una volta, chiede alla Giunta Regionale l’adozione di provvedimenti urgenti a favore dei talassemici, nefropatici ed emofilici e la conseguente eliminazione di tutti gli ostacoli alla prestazione a loro favore dell’assistenza e delle cure e terapie migliori.
L’ANED sarà in piazza a Matera domenica 8 maggio, a partire dal primo pomeriggio, per chiedere la sottoscrizione della petizione contro l’apertura dei due centri privati. Invitiamo cittadini e attivisti a sostenere l’importante iniziativa.