Con il “Concerto per Antonio Infantino” si è aperta, questo pomeriggio, Materadio 2018 la festa di Rai Radio 3 a Matera. Con il tema globale/locale Materadio torna nella città dei Sassi per l’ottavo anno consecutivo. La musica il ritmo e la poesia nel ricordo di Antonio Infantino hanno caratterizzato la performance di Luigi Cinque accompagnato sul palco da un gruppo di artisti che hanno infiammato piazza San Francesco gremita di gente.
“Il viaggio con Infantino – ha detto Cinque- mi ha permesso di stargli accanto per due anni. Seppur geograficamente breve è stato un viaggio con una dinamica di pensiero molto lunga. Emerge nel mio film, The Fabuolus Trickster, un ritratto originale di Infantino come colui che cammina sulla soglia per celebrare la tradizione di questa regione attualizzandne i contenuti in maniera minimale. Il documentario su Antonio Infantino verrà verrà proiettato domenica sera alle ore 19 al cinema Piccolo.
Il pomeriggio di Materadio è proseguito nell’Auditorium Gervasio dove Marino Sinibaldi ha condotto la trasmissione Fahrenheit. Ospiti del direttore di Rai Radio 3 Jhumpa Lahiri, premio Pulitzer nell’anno 2000, e Tahar Ben Jelloun nato in Marocco e diventato uno dei più affermati scrittori in lingua francese. Durante la diretta da Matera si è discusso dei processi di identità in rapporto al tema della globalizzazione e all’esperienza personale dei due autori, riversata poi nei loro scritti.
Jhumpa Lahiri ha avuto una impressione positiva passeggiando nella Città dei Sassi. “E’ una sensazione potente – ha spiegato la scrittrice – quella che la città mi trasmette, un posto singolare e fuori dal tempo, tuttavia aperto in maniera commovente verso il mondo, per cui del tutto aderente al tema globale/locale sposato quest’anno da Materadio”. Per Tahar Ben Jelloun l’esperienza di Matera è stata invece un piacevole ritorno. “E’ la seconda volta che sono qui, in questa città che trovo a misura d’uomo e voglio tornarci ancora. Per restare al tema di Materadio, la mia è una identità molteplice, animata da un pizzico di follia per cui mi sento al tempo stesso marocchino, francese e italiano, ed in questo caso materano”. La lettura di un brano tratto dal racconto “Il diavolo e il ferramenta” (un matrimonio lucano) di Nicola Lagioia ha aperto il filo rosso della festa di Radio 3. Il racconto che si svilupperà in otto tappe durante questa edizione di Materadio è stato interpretato da Tommaso Ragno, accompagnato dalla musica della scuola di Musica Elettronica e Applicata del Conservatorio “Duni” di Matera. L’interpretazione appassionata, ed a tratti ironica, di questo racconto incentrato sul ritorno in Basilicata di un uomo di mezza età dopo il divorzio ha entusiasmato e divertito il pubblico dell’auditorium.