E passato poco più di un anno dalla morte di Emanuele Pellegrino caduto con la moto su un tombino che fuoriusciva dall’asfalto in via Cererie a Matera. Nulla o poco è stato fatto da allora per scongiurare questo tipo di pericoli legati all’assenza di manutenzione delle strade. Il Comune di Matera sembra ignorare del tutto i rischi legati alla circolazione delle moto su tutta la rete viaria cittadina. Basta guardare la situazione in cui versa via dei Normanni, la strada a doppia corsia situata sotto al parco di Serra Venerdì. La corsia che da viale Europa conduce in via Dante è un vero e proprio percorso di morte se non si presta attenzione ai tanti pericoli: ci sono almeno due tombini con i bordi scoperti per più di dieci centimetri, e delle buche lunghe, strette e profonde nel centro della carreggiata. Altre buche profonde sono presenti sullo stesso tratto, andando verso via Dante. In entrambi i casi se si finisce con le ruote di una moto significa caduta assicurata… La presenza dei pericoli è stata segnalata una settimana fa al Comando dei vigili urbani di Matera ma nessuno è ancora intervenuto. La cosa strana è che la corsia opposta dello stesso tratto di via dei Normanni è stata rifatta sei mesi fa, mentre questo tratto non ha ricevuto nemmeno un rattoppo. Che la morte di Emanuele Pellegrino per la quale sono indagate 84 persone a vario titolo non abbia insegnato nulla?