Tre rapinatori catanesi finiscono in carcere incastrati dai telefonini

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Scoperti dalla Polizia dopo la rapina al MPS di Matera il 16 aprile scorso. Tre rapinatori catanesi sono finiti in manette grazie alle indagini della SquadraMobile di Matera che li ha incastrati dopo aver minuziosamente confrontato una lunga serie di dati e di immagini.
Appartengono ad un gruppo criminale composto da più elementi che ha messo a segno numerose rapine in tutta Italia agli sportelli del Monte dei Paschi di Siena. Provengono dalla provincia di Catania e sono organizzati in più squadre.
Li hanno definiti “la banda degli onesti” perché la maggior parte di loro è incensurata.
La tecnica usata è sempre la stessa: entrano nell’agenzia in maniera discreta, rilasciando la propria impronta digitale e a volto scoperto senza timore di essere riconosciuti, perché non noti alle forze dell’ordine.
Si dirigono allo sportello e con la minaccia di taglierini si fanno consegnare dagli impiegati il denaro per poi dileguarsi con l’appoggio di un complice che li aspetta all’esterno.
Lo scorso mese di maggio due responsabili di due rapine perpetrate agli sportelli MPS di Matera nel mese di luglio del 2012 furono scoperti ed arrestati dalla Squadra Mobile.
Restava però impunita la rapina del 16 aprile scorso, per la quale le indagini della stessa Squadra Mobile sono proseguite con la collaborazione della Polizia Scientifica. Si disponevano delle immagini di due rapinatori ripresi dalle telecamere a circuito chiuso della banca ma bisognava risalire alla loro identità. Un terzo complice dei rapinatori arrestati per le prime due rapine, Grasso Ignazio classe 1965, ricevette avviso di garanzia ma non fu arrestato perché gli elementi a suo carico erano insufficienti. Su di lui si sono concentrate le successive indagini.
Sono stati rilevati dal telefonino in suo possesso gli spostamenti effettuati nei giorni della rapina del 16 aprile scorso: da Catania fino a Matera. Una coincidenza perfetta con la data e l’ora della rapina, ma la sua figura non
compariva tra i rapinatori ripresi dalle telecamere. Sono stati allora esaminati altri dati allo scopo di individuare i due complici che erano invece entrati in banca ed avevano eseguito materialmente la rapina.
Attraverso l’esame di tutti i telefonini attivi nelle stesse celle ed allo stesso tempo del telefonino del Grasso, si è giunti a due SIM card i cui spostamenti coincidevano perfettamente con quelle del Grasso. Ma i possessori si erano
preoccupati di intestarli a nomi fittizi per impedire alle forze dell’ordine di arrivare a loro.
Nel frattempo – è il mese di maggio scorso – tre rapinatori, guarda caso catanesi, sono stati arrestati dalla Polizia per una rapina commessa a Rimini ad uno sportello MPS e guarda caso indosso avevano telefonini con le stesse SIM card
individuate dalla Squadra Mobile materana e legati alla rapina del 16 aprile.
A quel punto il confronto delle foto segnaletiche dei tre con le immagini riprese dalle telecamere dello sportello MPS di Matera ha permesso di confermare che si tratta delle stesse persone: Alessio Pietro classe 1980 e Costanzo Natale classe
1983.
Nei loro confronti, come nei confronti di Grosso Ignazio, che in quella rapina fungeva da palo ma si ritiene essere il capo della banda, è stato disposta dal Gip del Tribunale di Matera ordinanza di custodia cautelare in carcere per rapina a mano armata.

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