Si è svolta ieri a Roma la manifestazione che tutti aspettavano,”Noi, la Forza dell’Italia”. Annagrazia Calabria, la promotrice dell’evento, si è spesa in maniera non indifferente per la buona riuscita dello stesso.
L’ospite d’onore, Silvio Berlusconi, come sempre non ha deluso, ha accontentato la Calabria, permettendole di realizzare il tutto esaurito in sala, ed anche questa volta ha fatto portare il pane a casa alla miriade di giornalisti presenti al palazzo dei congressi, con le sue solite dichiarazioni al limite fra la genialità del leader e populismo.
Anche la Basilicata era presente con una folta rappresentanza a quella che è stato l’evento dell’anno per i Giovani di Forza Italia; e chi l’avrebbe mai detto?
Il partito sonnecchia, mentre noi (ho detto proprio noi), noi giovani, incalziamo con una continua ed instancabile attività politica.
Del “golpe” di cui mister B. ha paventato nel suo intervento ne hanno parlato tutti i giornali, ma noi no, vogliamo parlare dell’esperienza dei lucani, svegliatisi alle 03:45 per poter essere lì in perfetto orario, che hanno reclutato gente per la regione e macinato chilometri, da Montalbano a Picerno, passando per Pisticci, Ferrandina, Matera , Potenza ed Albano. Vogliamo raccontare del lunghissimo viaggio in pullman fatto di confronti fra realtà troppo spesso distaccate e messe poco in rete, dell’intervista che il rampante giornalista Antonino Monteleone, divenuto famoso grazie ad Annozero e Santoro, ha fatto a tutti noi, e che probabilmente dopo la magra figura e dopo le taglienti risposte non andrà mai in onda. Infatti, all’incalzare delle risposte sulla situazione politica, ed al nostro continuo provocare sulla situazione lucana è arrivato ad affermare che Iorio governava la nostra regione, e che fare un servizio sulla nostra regione è commercialmente improduttivo.
Vogliamo infine raccontare la luce negli occhi dei ragazzi che hanno partecipato a questo genere di eventi per la prima volta.
A tutti quei ragazzi che nonostante tutto, che nonostante i continui vituperi, che nonostante sia più facile mettersi da parte o essere asservito ad altre logiche, che stanchi sulla via del ritorno hanno detto “ne è valsa la pena, perché in queste cose ci credo realmente”, a tutti loro va il grazie non di Forza Italia, ma di tutti noi giovani che come voi ci crediamo.
Oltre al susseguirsi di applausi ed all’agitarsi di bandiere, alla coordinatrice Calabria va anche il complimento di essere stata in grado di far avvicendare sul palco una serie di eccellenze italiane, che hanno parlato d’Italia e d’Impresa (la “I” maiuscola è di dovere, perché oggi come oggi, l’impresa commerciale e l’impresa come azione dall’improbabile riuscita, non solo condividono suoni ed idiomi, ma anche significato), dai costruttori di scafi per trasporto veloce, alle app per la mobilità, alle automobili elettriche. Un vero sguardo verso il fututo!
Perché non è la politica a dover insaccare posti di lavoro nella pubblica amministrazione, ma la politica dovrebbe piuttosto mettere nelle condizioni le imprese di poter svolgere il proprio operato per permettere una positiva crescita economica.