Boom di iscritti alle università telematiche: la crescita delle iscrizioni presso uno dei corsi di laurea riconosciuti disponibili online è aumentata ancora di più in quest’ultimo anno a causa dell’emergenza sanitaria che ha colpito l’Italia e il resto del mondo. In realtà però l’incremento è iniziato già nell’anno accademico 2015/2016 con 38.000 neo-immatricolati in più rispetto all’anno precedente (49.000 circa in tutto), cifra che corrisponde ad una crescita di oltre il 69%. Ma non è finita qui perché secondo il rapporto annuale 2019 di Istat università nell’anno accademico 2017/2018 sono stati quasi 94 mila gli immatricolati, ossia il 24% rispetto all’anno precedente).
La didattica a distanza, che il Covid ha reso un vero e proprio obbligo nel mondo universitario, in realtà è una vera e propria consuetudine degli Atenei Online. Dal 2003, quando sono state ufficialmente istituite con la legge finanziaria e nello specifico con il Decreto del 17 aprile, firmato dall’allora Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Letizia Moratti, hanno ricevuto l’accredito ben 11 atenei (eCampus, UniCusano, Uninettuno, Unimarconi, Mercatorum, San Raffaele, Unitelma Sapienza, UniPegaso, IUL, UniFortunato e UniDav) che sono così abilitati a rilasciare titoli equivalenti a quelli conseguiti nelle università classiche.
Spicca in particolar modo la UniPegaso: dal 2010 al 2019 gli immatricolati di questo ateneo sono cresciuti – secondo i dati del MIUR – addirittura del 547%, passando da 897 a 5807 iscritti. Tra le università online, ricordiamo anche e-Campus a Novedrate con 1256 neo-iscritti e la Niccolò Cusano a Roma con 1505 nuovi immatricolati. (fonte ustat)
“L’Università eCampus è stata consacrata un modello organizzativo consolidato che funziona e che ha un riscontro positivo sia qualitativo che quantitativo. […] Gli eventi che si sono succeduti nell’ultimo anno hanno corroborato la natura di questa università online, ma che vuole essere a servizio di ogni tipo di studente”, ha dichiarato Alfonso Lovito, Direttore Generale dell’Università eCampus nel corso di un’intervista a Studio Aperto (il noto TG di Italia 1).
Ad oggi le persone che si iscrivono presso una Università Telematica risultano appartenere a diverse fasce d’età, quindi sia studenti del quinto anno del liceo appena concluso che vogliono proseguire gli studi accademici, oppure, persone più grandi che hanno lasciato gli studi da anni, tuttavia hanno voglia di nuove sfide e quindi di tornare sui libri.
Chi sceglie gli atenei telematici generalmente sono studenti lavoratori che hanno poco tempo a disposizione per studiare e frequentare le lezioni, gli studenti fuori corso che non sono riusciti a laurearsi in tempo negli atenei tradizionali e i dipendenti pubblici che vogliono avere un curriculum più ricco per fare carriera nella propria area di lavoro (la maggior parte delle matricole ha un’età compresa tra i 25 ed i 45 anni).
Le università online sono quindi un vero e proprio esempio per la didattica a distanza e il numero dei ragazzi che sceglieranno di iscriversi agli atenei per via telematica anche dopo la fine della pandemia sembra destinato ad aumentare sempre di più. Ci saranno ulteriori iscrizioni record nei prossimi anni oppure le università frontali correranno ai ripari?