Non è mai facile gestire la rete, non è mai consigliabile lasciare i bambini soli nello spazio sconfinato del web, soprattutto perché irto di pericoli e contenuti che possono danneggiare la psicologia del fanciullo. Di questo si discuterà nel convegno organizzato da A.I.D.E. (Associazione Indipendente Donne Europee) di Bernalda-Metaponto presso l’Istituto Comprensivo “Pitagora” di Bernalda.
Il convegno, incentrato sulle nuove dipendenze, si dedicherà all’istruzione e alla definizione delle modalità con le quali usare il web e per se stessi e per i bambini: “Web consapevole” è infatti la denominazione del dibattito al quale parteciperanno numerosi esperti su questa importante tematica sociale che interessa tutte le famiglie italiane che si affacciano nel difficile e, allo stesso tempo, attraente mondo di internet. Nell’auditorium delle scuole medie bernaldesi interverranno, infatti: Anna Maria Marciuliano, dell’Istituto Comprensivo “Pitagora”, Anna Elena Viggiano, dell’A.I.D.E di Metaponto-Bernalda, Filippo Squicciarini, della Polizia Postale Basilicata, Giuditta Lamorte, di MOIGE Basilicata, associazione che raccoglie tutti i genitori della regione, Maria Rosa Colangelo, di PSI&CO LA MINERVA di Potenza e Libero Mileti, del 118 Basilicata. Naturalmente non sono invitate soltanto le famiglie, ma anche gli alunni e gli educatori che devono trovare il giusto equilibrio con un mezzo come Internet che, se usato nel migliore dei modi, è un mezzo culturale di grande importanza, ma se lo si usa senza la giusta consapevolezza può provocare dipendenze e, in alcuni casi, tragedie irreparabile. L’incontro si svolgerà alle ore 16:30 del 13 marzo 2014.
Anna Elena Viggiano, nella rosa delle relatrici del convegno, dice la sua sul web: “Credo che il web distrugga in parte l’agorà, cancella quelli che erano rapporti sociali di una volta e che ora sono facilmente sostituiti da Internet”. La rappresentante dell’AIDE si rivolge soprattutto ai più giovani: “I ragazzi usano quotidianamente social network e Internet, ma non sono consapevoli delle conseguenze dei loro comportamenti sulla rete, non si soffermano né sui pericoli né sui reati che possono essere commessi, sono protagonisti di una conoscenza orizzontale”.
L’invito ai giovani, ma anche a tutti gli altri utenti inconsapevoli della Rete “è quello di riflettere sull’importanza delle immagini e dei contenuti che confluiscono nella loro identità virtuale. L’obiettivo è quello di aiutare i più giovani e non ad effettuare una navigazione consapevole: per farlo ci saranno questi incontri con professionisti ed esperti del settore, al fine di sensibilizzare famiglie ed educatori circa il giusto utilizzo di un bene utile, ma pericoloso come Internet”.
Il progetto non è un’iniziativa isolata, ma rientra in un più ampio programma, come spiega la stessa Viggiano: “Già nel giugno 2013 l’associazione di cui faccio parte propose questa tematica di discussione a Bernalda, proprio perché questo è un problema diffuso che viene spesso sottovalutato nelle nostre piccole comunità. Il progetto è a lungo termine e si spera in una calorosa partecipazione da parte di un pubblico attento e pronto a rivedere e modificare il suo rapporto con il web”.
Lo slogan scelto è quello della Polizia Postale: “Un bambino con un computer nella sua stanza non è sempre al sicuro, siate per lui occhi che guardano”.
Una frase perfetta che racchiude il senso di questo convegno al quale, sicuramente, parteciperanno numerose persone desiderose di avere un rapporto consapevole ed efficiente con la rete per non rimanerne intrappolati.
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