In occasione dell’evento Sud Invest, che ha riunito a Benevento importanti figure istituzionali ed esperti del settore economico, il capogruppo lucano della Lega in Basilicata, Rocco Fuina, è intervenuto nel dibattito sull’estensione delle Zone Economiche Speciali (ZES) a tutto il Sud Italia, portando i saluti del Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi.
“L’iniziativa Sud Invest, promossa dall’Asi di Benevento e dalla FICEI (Federazione dei Consorzi Industriali) ha come obiettivo principale quello di stimolare e sollecitare le istituzioni e gli investitori a collaborare per costruire una cultura dell’innovazione e favorire lo sviluppo del territorio. Durante il suo intervento, il consigliere regionale Rocco Fuina, esperto della tematica perché già amministratore del Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di Matera e avendo precedentemente partecipato all’implementazione della ZES Jonica, ha posto l’attenzione su alcune criticità burocratiche che potrebbero rallentare l’esecuzione delle procedure necessarie per l’estensione delle ZES nell’intero Mezzogiorno e il gap infrastrutturale della Regione Basilicata”. E’ quanto riportato in una nota stampa del capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Rocco Fuina.
In particolare afferma Fuina “Le Zone Economiche Speciali rappresentano un importante strumento di sviluppo economico e territoriale, e la prospettiva di creare una ZES unica per l’intero Mezzogiorno, a partire dal primo gennaio prossimo, è stata accolta con grande interesse. Tuttavia, è doveroso sottolineare la necessità di affrontare e risolvere le sfide burocratiche che potrebbero ostacolare il processo. La ZES SUD se ben gestita potrebbe costituire una leva fondamentale per lo sviluppo della degli investimenti in Regione, ma è essenziale semplificare i processi per la gestione delle autorizzazioni e le diverse pratiche con una regia coordinata. Questo renderebbe quindi la Basilicata e l’intero Sud Italia più attrattivi per le imprese che desiderano investire che non incontrerebbero intoppi o difficoltà. Altrimenti, si corre il rischio concreto di creare un grande attrattore di investimenti che potrebbe trasformarsi in un collo di bottiglia invece di un volano per lo sviluppo economico. Un’altra criticità – conclude Fuina – che può incidere negativamente sul successo della ZES SUD per la Basilicata è l’assenza di infrastrutture viarie e ferroviare di collegamento con le zone industriali, oltre all’assenza di aeroporti e aree retroportuali. Necessitiamo da parte del Governo di una forte attenzione nei confronti dello sviluppo infrastrutturale della regione” .